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I più famosi nickname della storia del poker: da dove arrivano?

Pur conoscendo nei dettagli la vita professionale e privata dei loro giocatori preferiti, molti appassionati di poker ignorano l’origine dei loro soprannomi.

In realtà, quasi tutti i maggiori esponenti del Texas hold ‘em hanno un nomignolo che li contraddistingue.

Diversi soprannomi traggono ispirazione dal mondo animale: il sito Cardplayerlifestyle.com ricorda a titolo di esempio Billy “the Croc” Argyros, Hans “Tuna” Lund e Dave “Devilfish” Ulliot.

Il “coccodrillo” greco-australiano Billy Argynos (croc è diminutivo di crocodile), ha iniziato a farsi chiamare “Crocodile Billy” durante una partita contro Johnny Moss, nell’ambito di un torneo-satellite delle World Series of Poker. All’epoca era molto popolare “Mr. Crocodile Dundee”, un film dell’86 che ha per protagonista un cacciatore di coccodrilli. Lo stesso giocatore indossa spesso durante le partite un eccentrico berretto che ha la forma del suo rettile preferito.

Famoso perdente

devilfish

In base a quanto riporta Jonathan Grotenstein nel suo libro “All inn”, il “tonno” Hans J. Lund (1950-2009), secondo classificato al Main event delle Wsop del ’90, è stato soprannominato così per una serie di sconfitte subite in passato, dalle quali Lund seppe comunque risollervarsi (gli inglesi definiscono “fish”, pesce, un giocatore inesperto che perde spesso). 60enne con un passato nella malavita, l’inglese David Ulliott deve il nomignolo “Devilfish” a Stephen Au-Yeung, che organizzò nel ’97 a Birmingham una partita alla quale prese parte anche Ulliott.

Il diavolo di mare

Qualche anno più tardi, nel 2005, Stephen Au-Yeung vendette a Ulliott il sito Internet DevilFishPoker.com. Il diavolo di mare (devilfish) è un pesce velenoso, la cui ingestione può essere letale se non viene cucinato con le cautele del caso. Durante le partite Ulliott sfoggia spesso un tirapugni d’oro con le parole “Devil” e “Fish”.

La svolta morale

A metà dell’800, quando il poker cominciava a prendere piede negli Stati Uniti, il giovane Jonathan Harrington Green era conosciuto per la sua abilità di giocatore di carte con lo pseudonimo di “Captain Green”. In seguito si pentì e divenne un fervido sostenitore della lotta contro il gioco d’azzardo, pubblicando nel 1843 l’opera “An exposure of the Arts and Miseries of Gambling”.  

Soprannome geografico

amarillo slim2

Circa un secolo più tardi Thomas Austin Preston (1928-2012) venne soprannominato Amarillo Slim per aver vissuto nella città di Amarillo (Texas) fino alla sua morte. Così il giocatore vincitore delle World series of poker del 1972 commentò il trasferimento di suo padre nella città texana dopo il divorzio dalla moglie: “Fece una buona cosa: Amarillo ‘Slim’ suona molto meglio che Turkey Tom o Arkansas Austin” (Turkey è la cittadina texana dove la famiglia Preston si trasferì dopo la nascita di Amarillo, avvenuta a Johnson, Arkansas).

Nel 2003 Amarillo Slim diede alle stampe la sua autobiografia “Amarillo Slim in a World full of fat people” (Amarillo il Magro in un mondo di gente grassa). Secondo quanto riporta il sito lubbockonline.com, Preston si guadagnò il soprannome negli anni in cui era giocatore di biliardo, disciplina alla quale si dedicò da giovane prima di diventare pokerista. Parlando dei giocatori di biliardo che erano famosi in quegli anni Bunky Preston, figlio maggiore di Amarillo, dirà: “A quel tempo c’erano Minnesota Fats e South Carolina Bob: lui era Amarillo Slim”.

Greg l’uomo fossile

Come Amarillo Slim, anche Gregory Raymer è vincitore dell’edizione 2004 delle Wsop, durante le quali indossava un eccentrico paio di occhiali olografici modello rettile. Raymer è soprannominato “Fossilman” per essere un collezionista di fossili: quando siede al tavolo verde ne usa uno come fermacarte.

Bambola texana

Doyle Brunson, invece, possiede un fermacarte con il logo dei Ghostbusters, al quale è molto affezionato. Una volta il compianto commentatore sportivo Jimmy Snyder lo chiamò per errore Texas Dolly (bambola) anziché Doyle. Da allora gli rimase appiccicato questo diminutivo, oltre a quelli di “Big Papa” e “Godfather (padrino, ndr) of poker”.

Il mancino e la formica

frank rosenthal

Frank “Lefty” Rosenthal (1929-2008) fu gestore del casinò Stardust di Las Vegas per conto della  Chicago Outfit. Nel ’61 venne chiamato a deporre in Senato durante un’audizione sul gioco d’azzardo e la criminalità organizzata.

Allo scopo di tutelarsi, si appellò per ben 37 volte al Quinto Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, avocando la facoltà di non deporre contro sè stesso. Nel far ciò ogni volta sollevava la mano sinistra, guadagnandosi così l’appellativo di “lefty” (left-handed in inglese significa mancino).

Piccolo ma tosto

Anthony Spilotro

Il gangster  Anthony “The Ant” Spilotro, amico di Rosenthal, era incaricato di sorvegliare i casinò e i relativi guadagni, che venivano “scremati” dalla malavita. Anthony John Spilotro fu definito dall’agente speciale dell’FBI William Roemer “that little pissant”(quel piccolo microbo). L’appellativo gli era stato affibbiato da Roemer forse anche per la bassa statura. 

I media, però, preferirono stemperare il nomignolo inventato dall’agente dell’FBI, soprannominandolo “Tony the Ant”. Ant in inglese significa “formica” ma può anche essere il diminutivo di Anthony. Un altro soprannome di Spilotro era “Tony il duro” proprio per i suoi modi un po’ troppo spicci.

Alla vita di Rosenthal e Spilotro sono stati dedicati il film “Casinò” di Martin Scorsese, uscito nel ’95, e il romanzo “Casino: love and honour in Las Vegas” di Nicholas Pileggi. Nella pellicola di Scorsese i personaggi di Rosenthal e Spilotro furono interpretati da Robert De Niro e Joe Pesci, che nella storia divennero rispettivamente Sam “Asso” Rothstein e Nicky Santoro.

Genio e sregolatezza

Per concludere, forse è per i suoi modi eccentrici (diversi suoi scritti ne danno prova) che il teorico del poker Mike Caro (1944) viene chiamato “The mad genius”Più certa, invece, è l’origine del soprannome di Amir Esfandiari, “The magician”, dovuta al suo passato di illusionista.

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VenetianGuy

il nick di Daniel Cates se l’è dato da solo oppure gli è stato dato da qualcuno dopo che era diventato famoso???

Dinodino

molto interessante, sarebbe carino sapere i nickname di molti altri giocatori più recenti!

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