WSOP 2025, i risultati dei giocatori italiani: long run di Perati al Main Event, Bracchi sfiora il colpo


- Verificato da: PokerListings
- Ultimo aggiornamento: Luglio 16, 2025 · 7 minuti di lettura
Ci siamo messi alle spalle un’altra settimana alle WSOP 2025, con i giocatori italiani che sono stati ancora una volta grandi protagonisti. Se la scorsa settimana siamo riusciti a raccontarvi la grande gioia di Giuseppe Zarbo, che si è messo al polso il primo braccialetto in carriera, questa volta non possiamo fare la stessa cosa. In ogni caso abbiamo, come sempre del resto, tanta carne da mettere sul fuoco, anche perché i risultati di rilievo da parte dei nostri connazionali non sono mancati. E proprio nelle ore precedenti alla stesura di questo articolo, siamo andati a un passo dalla possibilità di celebrare un altro titolo da parte di un player di casa nostra.
Tutto merito di Nicola Bracchi, il quale è andato a un paio di passi dalla conquista del primo braccialetto in carriera. Alla fine dei conti, il player italiano si è dovuto accontentare di un terzo posto in uno dei tornei più caratteristici degli ultimi giorni di schedule, ovvero il Lucky Sevens. Chi lo vince può davvero dirsi lucky, anche perché c’è da affrontare sia un field molto fitto che la grande stanchezza dopo una lunghissima run in quel di Las Vegas. Lo stesso risultato lo ha centrato un altro nostro rappresentante, ovvero Jacopo Olivieri Achille, che si è fermato sul gradino più basso del podio nel torneo riservato agli specialisti del Mid Stake.
E a proposito di long run, non possiamo che alzarci e applaudire Mario Perati per il grande cammino effettuato nel torneo più importante, ovvero il Main Event. C’è stata una fase in cui abbiamo potuto sognare insieme al mitico SuperMet, ma alla fine non è arrivata la qualificazione a un Final Table che sarebbe stato storico, per noi e per lui. In ogni caso, la corsa effettuata in questa settimana vale senza dubbio la standing ovation per uno degli evergreen del poker live di casa nostra.
Ma ci sono anche tanti altri risultati degni di nota, da parte dei giocatori italiani che si sono alternati ai tavoli del casinò Horseshoe di Las Vegas per gli ultimi tornei di questa edizione delle World Series of Poker. Tra i protagonisti troviamo ancora una volta grandi rappresentanti del poker di casa nostra, come Dario Sammartino e soprattutto Davide Suriano che è andato a un passo dal prendere parte a un tavolo finale, a 11 anni dalla gioia del primo e fin qui unico braccialetto della carriera.
Andiamo a vedere allora come sono andate le cose in questo settimo recap che la redazione di PokerListings Italia dedica ai risultati dei giocatori italiani nei tornei delle WSOP 2025.
WSOP 2025, i risultati dei giocatori italiani: un grande Main Event per Mario Perati

E partiamo in questo nostro recap proprio con quello che è a nostro parere il miglior risultato della settimana appena trascorsa. Per carità, una terza posizione o un tavolo finale sfiorato rappresentano – a livello nominale – qualcosa di più. Tuttavia, non si può non porre l’accento sulla grande cavalcata che Mario Perati ha effettuato nel Main Event delle WSOP 2025.
Il giocatore azzurro si è fermato al 18° posto, abbastanza lontano da quel Final Table che a un certo punto del torneo sembrava possibile. Tuttavia, è giusto e doveroso sottolineare il fatto che Mario Perati ha fatto una bellissima run, in cui ha spesso fatto la “corte” alla leadership del chipcount. SuperMet ha giocato senza troppe pressioni, soprattutto in late stage, provando a giocare in maniera disinvolta gli spot in cui si è sentito di mettere le chips al centro. Qualche volta ha sbagliato, in altre occasioni si è fatto prendere la mano, ma la sua priorità era quella di non avere troppi rimpianti.
E così è stato, stando a sentire le dichiarazioni che ha rilasciato poche ore dopo la sua uscita di scena dal Main Event delle World Series of Poker 2025. Ecco le sue parole: “Dal Day 7 in poi non ho più guardato il chipcount. Ho semplicemente cercato di giocare al meglio ogni singola mano che arrivava. Se c’era uno spot da potermi prendere cercavo di prenderlo, se c’era uno spot dove cercare di limitare i danni, cercavo di limitare i danni. L’unico obiettivo che mi sono posto, semplicemente, era di cercare di giocare il mio gioco al meglio possibile. C’è dispiacere per non essere arrivato al tavolo finale, ma nessun rammarico perché ho fatto le mie scelte in piena consapevolezza e le rifarei. Il Main Event è un torneo lungo, è un torneo che ha sempre creato fascino, è un torneo che ha una storia dietro le spalle e quindi è per quello che è il torneo dei tornei”.
Per la cronaca, il Main Event delle WSOP 2025 sta per vedere iniziare il suo tavolo finale. E non mancano le stelle ai nastri di partenza di questo step conclusivo. I nomi più altisonanti sono senza dubbio quelli di Michael “The Grinder” Mizrachi e di Leo Margets. Quest’ultima è anche la prima donna a prendere parte in era moderna a un Final table del torneo principe delle World Series.
Nicola Bracchi e Jacopo Olivieri Achille sfiorano la clamorosa impresa

Dopo aver decantato le lodi di Mario Perati, passiamo a due giocatori che sono andati davvero molto vicini alla conquista del primo braccialetto in carriera. I loro nomi sono quelli di Nicola Bracchi e di Jacopo Olivieri Achille, i quali sono accomunati dal piazzamento finale nei rispettivi tornei, ovvero un terzo posto.
Partiamo dal cammino di Nicola Bracchi, il quale si è dovuto accontentare della terza posizione nel Lucky Sevens. Stiamo parlando di uno dei tornei più caratteristici della fase finale dello schedule delle World Series of Poker. Un evento in cui il numero 7 è l’assoluto protagonista. Lo abbiamo visto sia nel buy-in da 777 dollari, che nella prima moneta garantita che ammonta a ben 777.777 dollari. Un premio che il nostro portacolori ha cercato di conquistare, tanto da iniziare il tavolo finale da chipleader.
Purtroppo, le cose non sono andate nel migliore dei modi, o quantomeno come si poteva sognare. Nicola Bracchi, nella mano conclusiva, ha messo i pochi gettoni rimasti al centro del tavolo con A-4, trovando il call con A-K da parte di Nelson Mari Sanchez. Quest’ultimo ha trovato subito un aiuto non necessario dal flop, dove ha già chiuso scala, rendendo vana qualsiasi speranza per il player azzurro. Alla fine, la terza piazza regala al giocatore italiano un premio da 244.777 dollari. Per la cronaca, proprio il messicano è riuscito a portarsi a casa il braccialetto da mettere al polso.
Non solo Nicola Bracchi. Altri italiani sono riusciti a piazzare una bandierina nel torneo Lucky Sevens. Tra questi spiccano Gianluca Cabitza (26° per 22.330 dollari vinti), Mauro Suriano (112° posto e 4.150 dollari in tasca), Angelo Patanè (183° posto e 3.610 dollari incassati), Vittorio Vignola (stesso premio grazie al 215° posto), Giuseppe Lamendola (premio identico e 229° posto), Daniele Primerano (334° posto e 2.800 dollari vinti), Michele Tocci (437° posto per un incasso di 2.308 dollari), Alessandro Santini (606° posto e 1.743 dollari ritirati in cassa), David Santarelli (stesso premio grazie al 617° posto), Thomas Tomasini (1.013° posto e 1.546 dollari vinti).
Passiamo ora alla grande cavalcata di Jacopo Olivieri Achille. Il player italiano ha fatto un grande cammino nel torneo Mid Stakes Championship da 3.000 dollari di buy-in. Un evento che ha visto una grande partecipazione di giocatori, come è testimoniato dai 3.797 iscritti. Quindi la terza posizione del nostro connazionale assume un’importanza ancora più grande. Per la cronaca, Jacopo Olivieri Achille si è portato a casa un premio molto sostanzioso, ben 589.980 dollari. Il torneo è stato portato a casa dallo statunitense Ian Ohara, che si è intascato quasi 1,2 milioni di dollari oltre a vincere il braccialetto.
Non solo Jacopo Olivieri Achille. In questo evento sono andati a premio anche altri giocatori italiani. Tra questi Marco Zevola (122° per un premio da 10.581 dollari), Alessio La Francesca (230° per 8.357 dollari vinti), Martin Sgrilleti (236° per 7.535 dollari conquistati), Alessandro Pichierri (stesso premio e 244° posto), Fiodor Martino (265esima posizione e premio identico agli ultimi due), Alessandro Siena (292° e premio da 6.859 dollari), Vito Branciforte (419° posto e 6.004 dollari vinti), Silvio Depetrillo (stesso premio grazie al 442° posto) e Marco Poccia (premio identico e 472° posto).
Sammartino, Suriano e Alioto: altri risultati di grande livello

Passiamo ora agli ultimi risultati che vogliamo annoverare. Non ultimi per valore, anche perché nello stesso torneo abbiamo trovato due grandi giocatori italiani che sono andati abbastanza avanti. I loro nomi sono quelli di Davide Suriano e di Dario Sammartino. Il tandem made in Italy è arrivato in late stage nel torneo numero 94, il No-Limit Hold’em 6-Handed Championship da 10.000 dollari.
Senza dubbio il player pugliese è quello che esce di scena con i maggiori rimpianti. Per lui è infatti arrivata una beffarda eliminazione al nono posto, quindi a pochi passi da un tavolo finale che avrebbe giocato con il suo consueto brio. Ed è soprattutto il modo in cui è stato eliminato a far venire l’amaro in bocca. Suriano ha infatti mandato i resti con una coppia di Jack, che ha ricevuto il call del chipleader Sam Soverel. Il top player americano giocava con K-4 e trovava un doloroso Re al flop, che di fatto spegneva i sogni del player azzurro. Zizi, a 11 anni di distanza dal braccialetto vinto nell’Heads Up Championship, esce di scena con un assegno da 83.707 dollari da ritirare. In questo evento, come abbiamo già scritto, c’era anche Dario Sammartino. Il suo Day 3 è durato decisamente meno, visto che si è chiuso con una eliminazione al 27° posto che gli è valsa un premio da 34.124 dollari.
Chiudiamo con un altro ottimo protagonista di queste WSOP 2025, che con i suoi risultati ha dato grande lustro ai colori italiani. Stiamo parlando di Dario Alioto, il quale ha deciso di congedarsi con le World Series con l’ennesima bandierina. Questa è arrivata nel torneo numero 91, il Pot Limit Omaha da 1.500 dollari di buy-in. Il player nativo di Palermo è uscito di scena al 38° posto, portando a casa un premio da 6.982 dollari.
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